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Principi del Wing Chun

Stili > Storia e tecnica del Wing Chun



Il sistema del Wing Chun


Nella maggior parte delle scuole si praticano tre forme a mani nude, una forma all'omino o manichino di legno, una forma con il bastone lungo ed una forma con i coltelli o sciabole a farfalla, in alcune scuole a queste forme se ne aggiungono delle altre, ma ci limiteremo all'analisi dei principi ed agli esercizi comuni a quasi tutte le scuole. Il cuore del sistema in qualsiasi scuola si pratichi il Wing Chun è l'esercizio della o del Chi Sao (mani appiccicose), un metodo che consente lo sviluppo della sensibilità del praticante. Già della sensibilità, anima nobile e femminile se intesa come sentimento, anima comune ad ogni essere "romantico", per intenderla con il metro interpretativo tipico della cultura "occidentale", ma intesa in senso fisico la sensibilità è un elemento comune ad ogni essere vivente. La stessa forza di gravità esercita su ogni elemento presente sulla terra una certa pressione (vedi pressione atmosferica), ogni contatto provoca nei corpi, anche inanimati, una reazione fisica (se spingiamo un sasso esso reagirà alla spinta) sulla base di questo principio fisico lo studio del Wing Chun consente al praticante di sviluppare la propria capacità di reazione fisica e di controllo agli stimoli esterni, ad esempio agli stimoli provocati da un attacco di un probabile aggressore.
Andiamo, però con ordine.
Le forme studiate nella nostra scuola sono le seguenti:

  • Siu Nim Tao - Sil Lim Tao (forma della piccola idea)
  • Cheun Quen (forma del pugno a freccia)
  • Chum Chiu (chiudere il ponte)
  • Sar Pao Quen (forma al sacco a muro)
  • Qigong tao quen (forma del qigong)
  • Bill Jee - Biu Tze (forma delle dita che bucano)
  • Sap Lok Gerk Fat (forma dei 16 calci)
  • Muk Yang Jong (forma all'uomo di legno)
  • Luk Dim Boon Kwun (forma del bastone da 6 punti e mezzo)
  • Baart Cham Dao (forma con i coltelli a farfalla)


Inoltre nella scuola si studia anche la parte relativa al Wing Chun di Ng Mui (Wing Chun nella forma femminile) e al Wing Chun Body Side. Questa parte dello stile viene studiata quale approfondimento del nucleo principale del Wing Chun originario, il cui programma è quello esposto sopra.

Breve analisi delle quattro forme principali a mani nude e di alcuni esercizi tipici come la Chi Sao:

SIU NIM TAO (SIL LIM TAO) -
La prima forma praticata è la Siu nim Tao (forma della piccola idea), in cui il praticante apprende oltre ad alcuni movimenti d'attacco e di difesa (pugni, parate, tecniche di controllo, posizione di base) una serie di principi fondamentali per il corretto prosieguo nello studio dello stile. Il primo di tali principi è quello relativo alla Linea Centrale.
Il Giovane essere o linea centrale è una linea immaginaria che attraversa l'asse verticale di una persona. Partendo dalla testa dal punto detto Baihui, posto sul meridiano Du Ma, questo asse attraversa tutto il corpo seguendo la sua linea mediana e passando dal punto Huiyin giunge sino al punto centrale posto fra i nostri piedi. Questa linea si chiama Sick Jeen o linea precisa, se si colpisce lungo questa linea il corpo dell'avversario riceve completamente la forza di chi colpisce. Non è questa l'unica linea centrale individuata dal sistema del Wing Chun, vi sono, infatti, anche la linea centrale del Dantian del cuore, linea che costituisce la base della difesa e dell'attacco nello stile e lungo la cui direttrice sono situati tutti gli organi d'importanza vitale del corpo. Un colpo lungo questa direttrice provoca dolori molto forti e può causare anche la morte o la perdita di coscienza.
Oltre alla linea centrale o mediana, che può essere considerata anche come un piano attraverso il quale passano tutte le linee che dividono orizzontalmente il corpo, in molte scuole si individuano alcune linee o piani che attraversano il corpo in senso parallelo al suolo, quindi orizzontale, in zone nevralgiche nelle quali sono situati molti punti di importanza vitale. Partendo dall'alto avremo, perciò, la linea centrale superiore che attraversa il corpo all'altezza del Dantian superiore, sotto tale linea sono posti gli occhi, sul suo asse si trovano le tempie. Il petto è, invece, attraversato dalla linea mediana o del cuore, che attraversa, appunto, il Dantian del cuore, su questa linea sono posti il cuore, il plesso solare e la punta dei bronchi, al di sopra di essa vi è la gola ed al di sotto si trovano le punte dei polmoni. Vi è poi, la linea mediana dell'addome che attraversa il corpo appena al di sotto dell'ombelico all'altezza del Dantian inferiore o campo di ginabro, punto di fondamentale importanza in molte pratiche taoiste. Su tale linea sono situati i visceri, al di sopra di essa vi è lo stomaco, al di sotto si trovano la vescica ed i genitali.
Viene infine individuata una linea che taglia, sempre orizzontalmente, il piano inferiore del corpo, ossia quello degli arti inferiori, all'altezza delle ginocchia, dividendo l'asse delle gambe in due metà esatte.
La teoria delle linee centrali è di fondamentale importanza in quanto consente al praticante di Wing Chun, mediante il suo studio ed approfondimento, di giungere a colpire un eventuale avversario riducendo al minimo il rischio di essere a sua volta colpito. Ciò è possibile grazie all'uso della corretta posizione di combattimento dello stile, Jun son ma, nella quale le braccia sono poste sull'asse della linea centrale, Sick Jen, protese a spinta in avanti, i gomiti sono chiusi, posti all'altezza dell'asse orizzontale centrale del Dantian del cuore. Tutti i movimenti di difesa o di attacco, effettuati con le braccia, sono tali da consentire di mantenere sempre protetta la linea centrale o del Giovane essere e con una costante spinta delle mani verso la medesima linea posta sul corpo dell'avversario. Le gambe sono tenute nella posizione tipica dello stile con il peso centrato, la gamba protesa in avanti è "vuota", ossia con assenza di peso, ed è posta a protezione della linea centrale nella zona del corpo che va dall'inguine ai piedi.
Tutti i movimenti e gli spostamenti vengono effettuati in moda da coprire costantemente la propria linea centrale e mirare a quella dell'avversario, attraverso l'uso dei cosiddetti angoli ciechi o vuoti, ossia i punti nei quali l'avversario è più debole. Ad esempio, nel caso di un attacco frontale l'angolo di non forza è posto sul lato del corpo di chi attacca e sarà in questo punto che mirerà a colpire il contrattacco del praticante di Wing Chun.
Altro principio insito nella forma è quello relativo al gomito centrale orientato (Mai Jarn) e quello del gomito curvo (Sau Jarn), dalle quali il praticante comprende come la spinta e la direzione dei colpi così come delle tecniche di difesa nascano dal gomito. Motivo per il quale al combattente di Wing Chun non occorrono movimenti ampi che disperdono energia, ma movimenti brevi, delicati e senza uso di forza fisica.
Ancora la Siu Nim Tao in molte scuole è praticata come metodo di Qi gong, consentendo il perfetto radicamento al suolo del praticante, così come l'allineamento corretto dei tre Dantian. Inoltre in tale posizione gli acupunti, Yongquan posti sotto i piedi, risultano aperti al loro estremo massimo per ricevere energia Yin dal terreno. Baihui è allineato con i Dantian ed aperto verso il cielo per ricevere da questi energia Yang. Allo stesso tempo l'intero corpo è disposto in modo tale da scaricare energie in eccesso o tensioni verso l'esterno.
La Siu Nim Tao è quindi di fondamentale importanza non solo dal punto di vista tecnico, in quanto fornisce le basi per la corretta pratica del Wing Chun, ma anche dal punto di vista dello sviluppo interiore ed energetico del praticante.
In un aneddoto raccontato da Derek Fung, allievo diretto di Yip Man, si narra di come il Sifu ripetesse: "Praticate la Siu Nim Tao ogni giorno, un giorno capirete", solo attraverso la pratica e la comprensione di essa si potrà, infatti, giungere ad apprendere e studiare l'intero sistema del Wing Chun.

CHUM KIU:
Se la prima forma del Wing Chun è importante in quanto base del sistema la seconda forma, Chum Kiu ne è l'evoluzione in movimento. In essa lo studente apprende i principi alle basi del movimento del Wing Chun.
Il suo nome, che tradotto vuol dire chiudere il ponte o chiudere l'intervallo, indica appunto che in essa vi sono i principi del movimento da praticare per chiudere lo spazio fra se ed il proprio avversario per giungere dalla media alla corta distanza, congeniale per il praticante di tale stile.
Come un Tao in movimento, l'uomo Wing Chun muoverà tutto il proprio corpo all'unisono, il movimento parte dalle anche e dal Dantian centrale, o campo di ginabro, consentendo al praticante di sviluppare al massimo la sua potenza e la sua energia, sia fisica sia interna. Come l'acqua che morbida nella sua essenza sconfigge il duro e si infiltra in ogni dove, così il combattente che utilizza il movimento Wing Chun riuscirà ad entrare tramite il suo movimento, se correttamente eseguito, nella guardia del suo avversario. In tal modo egli riuscirà a sentire il contatto con le braccia e le gambe di questi, potendo così sfruttare la sensibilità acquisita attraverso la pratica della o del Chi Sao.
Il movimento, dunque, parte dalle anche e si sviluppa mediante l'avanzamento, la rotazione o l'indietreggiare del praticante. Nel frattempo le braccia e le gambe "cercano" il contatto con l'avversario, per chiudere lo scontro sfruttandone la forza e l'impeto. Come una grossa molla di metallo a spirale che poggiata contro un muro e pressata, restituisce a colui che la schiaccia la sua stessa energia. Così si sviluppa quel tipo di forza che in cinese si chiama "forza Yau".
In alcune scuole alla Chum Kiu si accompagna una appropriata respirazione che consente la pratica del Qi Gong proprio di tale stadio d'apprendimento, nel quale si apprende a sentire il movimento del Qi attraverso i meridiani, e il suo avviluppare il corpo a spirale. Tale pratica non è, però, comune a tutte le scuole dello stile.

BILL JEE - BIU TZE:

Dita che bucano è il significato del nome della terza forma la più avanzata fra quelle a mani nude. A questo stadio il praticante apprendere a controllare il suo avversario attaccandolo direttamente. Quindi attacco e difesa divengono un'unica cosa, il Tao giunge a chiudere il suo movimento come una spirale che si avvolge all'avversario, sfruttando tutti i movimenti della gru e del serpente. Utilizzando Yin e Yang in perfetta armonia sia interiore sia fisica, per questo al morbido subentra sempre il forte ed al forte sempre segue il morbido. Sia chiaro che con morbido non si intende molle ma solo la capacità di assecondare le spinte e le forze esercitate dall'avversario senza mai opporre la forza alla forza dell'altro. Così si eviterà di effettuare uno scontro di forze e di soccombere nei confronti d'avversari fisicamente meglio dotati. Così come per duro non si intende rigido, contratto, ma interiormente solido, con una posizione che consente il radicamento del praticante al suolo, permettendo la massima espressione della potenza e della velocità senza utilizzo di forza fisica.
Lo studio di questa forma consente, inoltre di apprendere con esattezza la locazione dei punti di pressione (concavità presenti nei meridiani, ossia i canali attraverso i quali scorre il Qi) consentendo di percuoterli con precisi colpi, di premerli attraverso apposite prese al fine di utilizzare le proprie tecniche per neutralizzare gli avversari con il minore sforzo. In molte scuole a tale livello si inizia anche l'apprendimento della tecnica detta del Dim Mak, ossia la tecnica di colpire i punti di pressione, i meridiani o gli organi interni con l'emissione di energia.
Anche il Qi Gong che è praticato a questo livello d'apprendimento, mira ad acquisire la capacità di esprimere verso l'esterno il Qi accumulato al nostro interno, oltre a giungere sino a "sentire" l'energia del nostro avversario, muoversi verso di noi.
Tecnicamente divengono molto importanti i movimenti praticati per colpire con le dita e con i gomiti. Il movimento del corpo varia da quello della Chum Kiu e diviene maggiormente offensivo. Mai diviene aggressivo, un'eccessiva aggressività potrebbe essere, infatti, un'arma a doppio taglio. Come ripeteva sempre Lee Shing nel Wing Chun è importante apprendere il controllo di se stessi per giungere a controllare perfettamente il nostro avversario. Solo dopo aver controllato le tecniche e gli arti dell'opponente potremo essere sicuri di colpire senza essere a nostra volta offesi dall'altro.

MUK YAN JONG:

La forma all'omino di legno rappresenta una delle massime espressioni del movimento nel Wing Chun. Mediante il suo apprendimento, il praticante giunge al completamento del suo addestramento nel combattimento a mani nude. I suoi movimenti insegnano a difendersi da un avversario che pratica Wing Chun o che comunque si muove verso la nostra linea centrale. In essa ritroviamo tecniche di calcio, pugno, controllo tutte espresse a pieno contatto come se fossero effettuate in un combattimento reale.
Il divenire un tutt'uno con il movimento del Wing Chun è a questo punto della pratica indispensabile, non ci si può muovere correttamente al manichino di legno se non si riesce ad esprimere, pienamente, attraverso il proprio movimento ed il proprio corpo, lo stile. A questo punto il praticante ed il Wing Chun divengono un tutt'uno, organico ed in movimento, la Via è tracciata ed ognuno potrà seguirla secondo il proprio essere.

ALTRI ESERCIZI TIPICI DELLO STILE:
Dopo tale forma si passa allo studio delle armi che se pur oggi ci può sembrare una cosa ormai priva di senso pratico racchiude in se molto più di un mero significato storico e culturale. Imparare a muoversi ed ad essere efficace usando delle armi quali il bastone lungo circa 2,70 metri o i coltelli a farfalla (tipici del Wing Chun) dona al praticante una nuova sensazione di movimento e di fluidità. Bisogna comprendere cosa significa muoversi all'unisono con un corpo che non ci appartiene ma con il quale dobbiamo giungere alla piena sintonia. Dobbiamo giungere ad acquisire la capacità di esprimere energia attraverso un corpo, apparentemente, inanimato che nelle nostre mani diviene espressione di movimento e d'energia.
Certamente, di là delle forme e delle tecniche sia corporee che interiori attraverso di esse apprese ed espresse, la tecnica più affascinante dello stile e suo vero cuore è il Chi Sao (mani appiccicose). Esercizio comune a tutte le scuole ed attraverso il quale si apprende a sentire il movimento delle braccia, delle gambe e del corpo del nostro avversario. Si acquisisce dunque la necessaria sensibilità per reagire ai movimenti dei nostri opponenti, senza contrapporre ad essi forza. In un combattimento dunque non sarà il praticante di Wing Chun a scegliere o decidere una tecnica da applicare o eseguire, ma sarà l'avversario che provocherà con il suo movimento la reazione, sia fisica che energetica. Tanto più forte sarà l'attacco portato tanto maggiore risulterà la reazione, è utilizzata la "forza" detta "Yau" in cinese, ossia la stessa forza che è espressa da un grosso mollone di metallo, dalla forma spiroidale, se compresso contro un muro e poi rilasciato.
E' importante attraverso tale esercizio apprendere ad essere in armonia con se stessi e con ciò che ci circonda per sviluppare al meglio la nostra sensibilità, non è importante esprime aggressività o violenza quanto apprendere il controllo di noi e dell'avversario. Sentir fluire il Qi nel nostro corpo così come in quello del nostro compagno di pratica, sino a giungere ad esprimerci imparando ad essere un tutt'uno con ciò che ci circonda così come con il nostro opponente.
Al tempo stesso il Chi Sao è l'approccio più diretto al combattimento esso si pratica sino a divenire un fluire unico ed omogeneo di tecniche a distanza ravvicinata. Tecniche eseguite tutte con la massima velocità e continuità possibile, in un unicum spaziale e temporale, senza perdere il contatto con le braccia ed il corpo del nostro compagno.
In questo esercizio i due praticanti eseguono ogni tipo di tecnica, pugni, prese, calci, proiezioni, controllo al suolo, tramite esso si impara il combattimento libero, si elimina la paura del contatto fisico, si sviluppano sensibilità e controllo, si diviene combattenti completi sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista interiore e fisico.
La pratica di tale esercizio così come delle forme può variare da scuola a scuola ma il significato rimane comune, i metodi possono differire fra di loro, ma lo stile rimane pur sempre il medesimo, l'importante è dedicare tempo alla pratica profonda ed accurata d'ogni esercizio senza disperdere energie e forze a seguire estetismi che sono al di fuori della filosofia dell'essenziale praticata nel Wing Chun.

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