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Storia del Wing Chun

Stili > Storia e tecnica del Wing Chun



Le origini del Wing Chun

Intorno alla metà del secolo XVII il Kung Fu era fortemente sviluppato nel monastero di Shaolin, sito presso il monte Sung nella provincia dell'Honan. La presenza di questi monaci guerrieri, la cui fama era diffusa in tutto l'impero cinese, e la loro fedeltà alla dinastia Ming irritava ed impensieriva il governo dei Manchu, che decise di inviare le proprie truppe affinché distruggessero il monastero ed uccidessero i monaci.
Il tentativo però fallì, allora il governo si affidò all'opera di Chan Man Wai, famoso diplomatico dell'era, uomo ambizioso e senza scrupoli, egli riuscì nell'impresa di accordarsi con alcuni monaci capeggiati da Ma Ning Yee, che accettarono di tradire i propri compagni spinti da mire di potere e da promesse d'importanti cariche governative. Fu così che, grazie al tradimento, i soldati imperiali riuscirono a penetrare nelle mura del convento mentre i monaci traditori appiccarono il fuoco facendo divampare un feroce incendio che distrusse il tempio.
Dalla distruzione e dall'eccidio si salvarono solo cinque monaci, che furono soprannominati i cinque immortali essi erano la monaca Ng Mui, esperta negli stili della gru e del serpente, Bak Mei, ideatore dello stile omonimo (lo stile del sopracciglio bianco), Miao Hin, Fung To Tuck e Jee Seen (Chin Shin), esperto nell'uso del bastone lungo. Essi si dispersero e nell'intento di contrastare il potere ed il dominio dei distruttori del tempio, svilupparono tutti dei propri sistemi di Kung Fu che fossero in grado di fronteggiare le tecniche di Shaolin e di sconfiggerle, ciò per poter scampare ai soldati dei Manchu ed ai monaci traditori, oltre che per vendicare i compagni morti durante la distruzione del monastero.
Ng Mui trovò rifugio in un tempio presso la montagna di Tai Leung Shan, dove incontrò e conobbe una fanciulla di nome Yim Wing Chun ed il padre di lei Yim Yee. Essi avevano nel luogo un piccolo negozio e si fornivano di Tofu (formaggio di Soia) presso il monastero.
Yim Wing Chun era una ragazza molto attraente e per tale motivo ella colpì l'attenzione di un malvivente locale, conosciuto con il nome di Tiger Wong. Questi cercò di convincere la fanciulla a sposarlo. Le sue insistenze furono tali da spaventare la fanciulla ed il padre, che ne parlarono con Ng Mui, divenuta oramai loro buon'amica. Per tale motivo la monaca decise di insegnare alla giovane le sue tecniche di lotta, affinché ella fosse in grado di difendersi.
Yim Wing Chun si allenò duramente nel Kung Fu, giorno e notte, sino a quando non si sentì pronta ad affrontare Tiger Wong, il combattimento durò pochi secondi durante i quali la fanciulla, utilizzando le tecniche di lotta apprese, sconfisse il malvivente.
Ng Mui continuò a addestrare la fanciulla anche dopo quest'episodio con la promessa che ella utilizzasse le tecniche apprese per andare contro il governo Manchu.
Yim Wing Chun trasmise le sue conoscenze al marito Leung Bok Cho (Leung Bok Chau), il quale le trasmise a Leung Lan Quai (Leung Lan Kwai) quest'ultimo le trasmise a Wong Wah Bo. Egli era un membro di una troupe dell'opera cinese conosciuta con il nome di "Giunco Rosso". Di tale gruppo faceva parte anche Leung Yee Tai (Leung Yee Tei), un attore molto abile nelle tecniche dei sei punti e mezzo del bastone lungo, apprese da Jee Seen, che aveva fatto parte della stessa troupe.
Wong Wah Bo e Leung Yee Tai divennero amici e si scambiarono le loro tecniche migliorandole, in breve tempo, a vicenda.
Il successore di Leung Yee Tai fu Leung Jan, un medico molto famoso della città di Fatshan, nella provincia del Kwangtung, egli in tale zona della Cina aveva fama di essere un combattente invincibile.
Leung Jan trasmise il suo sapere a cinque allievi: Fung Wah, Chu Yuk Gwai, I figli Leung Chun e Leung Bik, Chan Wah Shun, detto "Wah il cambia valute" a causa del suo lavoro.
Chan Wah Shun ebbe sedici allievi ben selezionati, uno di questi fu Yip Man, la cui opera ha consentito il diffondersi del Wing Chun nel mondo.
Altre scuole si sono sviluppate e seguono metodi diversi, anche se i principi di base sono gli stessi.
La scuola che deriva da Leung Jan e da Chan Wah Shung è in ogni modo la più diffusa nel mondo, dello stesso ceppo fan parte anche il Lee Shing Wing Chun, Lee Shing nato in Cina nella provincia del Canton inizia la pratica del Wing Chun nella città di Foshan, pratica sotto la guida del nipote di Chan Wah Shun nella scuola di questi e prosegue gli studi con Fong Yen Mi rappresentante del Leung Jan's Gulao Wing Chun nella città di Heshan, studia anche con altri maestri, dopo la rivoluzione cinese incontra e conosce Lok Yiu che lo introduce presso Yip Man con il quale pratica per un certo periodo, trasferitosi a Londra diviene il presidente permanente della Yip Man Wing Chun Association of Europe, ma diffonde il suo metodo di Wing Chun. Fra i suoi allievi Joseph Cheng, Simon Lau ed Austin Goh Che ne eredita la discendenza e la scuola.
Altre scuole e metodi derivano dallo stesso gruppo genealogico, come ad esempio il Jiu Wan Wing Chun Kuen, creato da Jiu Wan allievo di Chan Yiu Min e Yip Man, il Leung Gang Moon Wing Chun Kuen, ed il Wing Chun vietnamita, sviluppatosi nel Vietnam del nord.
Ulteriori sistemi derivano dall'eredità trasmessa da altri maestri anche non in linea diretta.
Più che le leggende e le numerose storie sulla nascita dello stile, che non solo sono varie ma spesso contrastanti fra di loro, c'è da dire che essenzialmente il Wing Chun è uno stile atipico. Al confine fra gli stili interni e gli stili esterni, infatti, a seconda del metodo e della scuola esso può essere considerato appartenente agli uni o agli altri, in realtà contiene elementi di entrambi i due ceppi delle scuole cinesi, che in esso si fondono a formare un unico Tao perennemente in movimento.
Sicuramente esso è uno stile "Taoista", intendendo con ciò che i suoi principi si rifanno a quelli alla base della scuola di pensiero taoista. Tutta la sua filosofia si basa sui principi della scuola taoista. In esso si ritrovano i canoni della centralità, intesi non solo secondo la teoria della linea centrale, ma molto più profondamente come capacità dell'individuo di trovare e mantenere il proprio centro.
Si ritrovano, in esso, i principi dello Yin e dello Yang in alcune delle loro implicazioni pratiche così come nei loro riflessi teorici. La teoria dei cinque elementi e quella dei trigrammi, sono riportate a compendio e spiegazione dei movimenti, delle rotazioni e dell'evoluzione del praticante.
Già la gru ed il serpente con il loro incarnare, reciprocamente, i principi dello Yang e dello Yin sono posti, emblematicamente, quali stili da cui il Wing Chun trae origine, o gli animali da cui esso trae ispirazione per l'evolversi dei suoi movimenti e delle sue tecniche.
In molte scuole nella pratica del Chi Sao (mani appiccicose), esercizio alla base dello sviluppo della sensibilità, tipico di questo stile, la posizione delle mani dei due contendenti, o meglio praticanti, nell'allenamento è tale che ad un movimento della gru di uno dei due sia opposto il movimento del serpente da parte dell'altro e viceversa, ciò affinché lo studente impari ad opporre sempre lo Yin allo Yang o lo Yang allo Yin. Riuscendo in tal maniera a ricondurre ogni situazione di squilibrio ad un nuovo equilibrio. Ragione per la quale, la sola rottura di un simile equilibrio produce l'effetto di condurre colui che la ha provocata alla sconfitta inevitabile.
E' evidente in ciò che la teoria taoista, nel Wing Chun, non trova una mera e semplice evoluzione teoretica ma al contrario trova in esso una sua estrinsecazione pratica, ossia diviene movimento e concretezza, realtà in evoluzione costante, senza regole e senza limiti.
Per ciò il Wing Chun è uno stile in continua evoluzione, pur mantenendo il suo aspetto tipicamente tradizionale esso non è statico né può essere considerato retaggio del passato. Attraverso la sua stessa teoria e filosofia, ancor prima che attraverso la sua pratica, tale stile dimostra la sua attualità, la sua capacità di adattarsi ai tempi, proponendo al praticante delle tecniche che egli potrà adattarsi addosso come un comodo vestito fatto su misura dal migliore dei sarti.
In pratica è il principio taoista dell'essere come l'acqua, adattabile ad ogni recipiente, morbida eppure inesorabilmente dirompente, capace di penetrare nei più piccoli anfratti per dimorarvi o per creare spazi più ampi, in grado di essere al tempo stesso principio assoluto di vita così come di morte, portatrice di forza ed anche impalpabile unione di Yin e di Yang, perfetta armonia.
Questi principi sono la forza che rendono più che mai vivo ed efficace uno stile tramandato quasi in segreto durante i suoi 350 anni di vita. Nessun maestro di Wing Chun sino ai tempi odierni, ha mai avuto molti allievi, la tradizione narra di maestri che hanno trasmesso il loro sapere, solo, ad uno o due discepoli. Lo stesso Yp Man non ha avuto moltissimi allievi. Inoltre ognuno di loro pratica un Wing Chun differente da quello praticato dagli altri a dimostrazione di come lo stesso stile, pur se appreso dallo stesso maestro si sia diversificato in base al fisico, al carattere ed alle capacità di ciascun praticante. Adattandosi così, perfettamente a persone diverse e portando tutti comunque ad ottenere ciascuno ottimi risultati, sia tecnici sia dal punto di vista del combattimento. Tutti Wing Chun diversi fra loro ma tutti che seguono un filo comune, tutti provenienti dallo stesso maestro, tutti con alla base i medesimi principi ma tutti frutto di diverse interpretazioni del movimento e delle tecniche.
Risultato, forse, anche della capacità dello stesso maestro di insegnare a ciascuno in modo differente, a ciascuno secondo le proprie capacità esaltandone le doti migliore e limandone al massimo i punti deboli, riuscendo a far si che ciascuno traesse dal Wing Chun il meglio ed arrivasse al proprio limite massimo.
Un'arte marziale ed una filosofia di vita. Per chi lo pratica il Wing Chun è molto più di un semplice metodo di difesa personale, per quanto efficacissimo, esso è un metodo di vita, una via da seguire. Non un semplice e sterile principio filosofico da apprendere a memoria, per poi dimenticarsene, ma un fruttuoso sistema di vita che consente a ciascuno di arrivare laddove il proprio essere gli consente di giungere.
Tecnica marziale, filosofia, Qi gong, studio del massaggio tradizionale cinese, studio dell'erboristica e dei rimedi naturali, studio della digitopressione e delle antiche pratiche cinesi, il Wing Chun è tutto questo. Per questo richiede anni di pratica e di dedizione pur essendo lo stile in cui, a detta di numerosi esperti, in assoluto, il rapporto tempo di pratica efficacia è il più ridotto possibile.
Il Wing Chun nel suo complesso è anche il perfetto studio di movimenti, tecniche e posizioni, in esso lo studio degli angoli è importantissimo, la posizione a clessidra o a piramide dimostra come chi lo abbia inventato conosceva molto bene anche la geometria e la meccanica del movimento.
Molti principi di fisica e di meccanica risultano applicati in questo stile che pur non bello all'apparenza nasconde un fascino del tutto particolare, il fascino dell'essenziale. Un ritorno al movimento più semplice e scarno possibile, senza estetismi né inutili sforzi; tutto basato sullo sviluppo della sensibilità, sia fisica sia interiore, e dell'energia interna (Qi).

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